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La Franciacorta di Monzio Compagnoni, pura ed eccentrica

La Franciacorta di Monzio Compagnoni, pura ed eccentrica

Marcello Monzio Compagnoni nasce in Valcalepio ma trova consolidamento al suo destino da vignaiolo tra le terre di Franciacorta. In questo millesimo 2008 la purezza e l'equilibrio di un vino pensato.

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28/04/2014

Marcello Monzio Compagnoni è un vignaiolo eclettico che ha saputo interpretare in maniera purista i territori della Valcalepio e della Franciacorta, pur mantenendo sempre un’ottica fortemente innovativa di ricerca, soprattutto in vigneto. La sua storia inizia nel 1987 quando realizza il suo sogno in terra di Cenato Sotto nella Valcalepio. Lui un architetto che vuole integrare la sua opera e la sua idea di vino proprio tra le sue vigne. Ancora oggi si tratta della più bella cantina della bergamasca con un perfetto senso di integrazione con l’ambiente e un’estetica accattivante.

Monzio Compagnoni nasce in Valcalepio ma si consolida con la Franciacorta, al di là del fiume Oglio. Rileva uno dei nomi storici della vitivinicoltura del luogo, la Barone Montidella Corte in frazione Nigoline di Corte Franca. Si tratta di una scelta coraggiosa ma lungimirante che farà di Monzio uno degli interpreti più interessanti di quell’area e, già dalla prima vendemmia 1995, i vini si riconoscono per qualità e identità. La sua amicizia con l’enologo Donato Lanati, ha avviato poi anche uno studio molto innovativo e qualitativo sui terreni e sulle uve dei nuovi impianti. Un connubio che ha consolidato la purezza e la solidità dei vini dell’azienda.

Noi vi presentiamo il Franciacorta DOCG Brut Millesimato 2008 che ci ha rivelato una piacevolezza e una caratterialità di sicuro valore. Innanzitutto questo millesimo è prodotto con l’80% di uve Chardonnay e il restante 20% con Pinot Nero. Un blend quindi che tende subito ad evidenziare la ricerca di finezza ed eleganza fruttata più che di potenza strutturale. Il dosaggio è intorno ai 10 g/l di zucchero e quindi rimane un Brut a tutti gli effetti. Monzio nei suoi vini non vuole infatti eccedere in “sdolcinerie” ma rimanere aderente al valore del frutto e soprattutto alla forze del territorio su cui matura, cercando gli equilibri piuttosto che gli eccessi. Questo millesimo 2008 evidenzia proprio questo.

Dotato di una fine mineralità è netto al naso con una bella sensazione fruttata e tipica dei vini rifermentati in bottiglia, con una bella sensazione briochè fresca. Piacevolezze di frutta secca con un leggero ammandorlato. Al palato esprime una raffinata bollicina cremosa che accentua la piacevole sensazione morbida della mela golden ben matura. La sua sapidità è decisamente salina e con la sua acidità lo rende particolarmente fresco e pieno in tutte le fasi della degustazione. Ha una bella complessità e una struttura tale da offrire una buona persistenza pur mantenendo un bell’equilibrio.

E’ un Franciacorta da proporre in tavola con piatti di pesce in cruditè e crostacei alla griglia. Ottimo da aperitivo con salumi della tradizione italiana e con formaggi leggermente aciduli. Con lo svegliarsi della stagione e l’arrivo di temperature più miti è un ideale compagno di viaggio per i nostri incontri informali di amicizia. 

Bernardo Pasquali

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