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Peperoncino, tra i conquistadores ... del Vecchio Continente

Peperoncino, tra i conquistadores ... del Vecchio Continente

È proprio lui ad essere celebrato oggi. Il peperoncino, caldo prodotto della terra, ingrediente passionale...

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07/04/2014

È proprio lui ad essere celebrato oggi. Il peperoncino, caldo prodotto della terra, ingrediente passionale, per alcuni afrodisiaco, pietanza salubre e antica che rimanda alla cucina e ai piatti elaborati. Abbiamo testimonianza della sua presenza già da tempi antichi. Montezuma, ultimo grande re azteco, ne andava ghiotto. 
Per poterlo apprezzare in Europa, però, abbiamo dovuto attendere la spedizione verso le Indie di Cristoforo Colombo, primo europeo a trovarsi di fronte allo scarlatto frutto della terra una volta sceso sulle sulle coste del Nuovo Mondo. 
Discendente della famiglia delle solanacee, parente stretto di pomodori, melanzane e patate, “il pepe delle Indie”, cosi inizialmente soprannominato, cambiò il modo di preparare pietanze e di fare cucina nel Vecchio Continente, l’Europa. 
Il successo tra le popolazioni europee, specie quelle di origine latina fu immediato. Facilmente coltivabile, climaticamente a suo agio in ogni parte centro-meridionale del continente, il peperoncino conquistò il favore della gente, distinguendosi come spezia economica e ingrediente che aggiungeva sapore alla semplice cucina popolare. Con i secoli la sua presenza si è rafforzata, divenendo sempre più parte integrante della gastronomia a livello mondiale. 
La sua caratteristica peculiare, la piccantezza, e il gusto rovente al palato, vengono misurati attraverso una speciale tabella, la scala di Scoville, che cambia a seconda della varietà e cui appartiene il peperoncino e dal terreno e dal clima in cui viene a maturare. Il livello più alto mai registrato è stato raggiunto dalla particolare varietà dello "Scorpione di Trinidad" entrata nel Guinness dei Primati nel febbraio 2012.
Un antico pregiudizio, probabilmente  dovuto alla somiglianza dei nomi pepe e peperoncino, ha trasferito a quest’ultimo gli aspetti negativi del pepe, notoriamente nocivo alla salute. Il peperoncino a differenza della spezia, ha molte proprietà benefiche per l’organismo umano. Ortaggio “stomachino”, favorisce la secrezione dei succhi gastrici, utile per la digestione. Molte regioni e culture utilizzano estratti di peperoncino per curare le indigestioni, ad esempio. Tra gli effetti lenitivi da registrare vi è la cura di: artrite, arteriosclerosi, lombaggine, malattie cardiovascolari. Inoltre, contrasta efficacemente la caduta dei capelli e tiene lontano il rischio di tumori.
Tornando agli aspetti prettamente culinari, il peperoncino si adatta ad ogni tipo di ricetta, dagli antipasti ai dolci. Usato principalmente come aroma per le pietanze, crudo oppure essiccato in polvere, è ottimo per insaporire salse, sughi sposandosi a meraviglia anche con formaggi, salumi e carni.
Il connubio con il cioccolato dimostra, infine, l’estrema versatilità di tale prodotto, un amalgama molto apprezzata dalle cucine e dai palati mediterranei e delle regioni sud americane.
Vogliamo darvi un ultimo consiglio. Nonostante le proprietà uniche e benefiche che lo caratterizzano, è bene trattarlo tramite l’utilizzo di guanti, ricordandosi di non venire a contatto con gli occhi o la bocca, cosi da evitare di  incorrere in spiacevoli inconvenienti come bruciori o arrossamenti.
 

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